lunedì 30 aprile 2012

La crescita e la caduta del Welfare State negli USA

La crescita e la caduta del Welfare State negli USA
di Anwar M. Shaikh e E. Ahmet Tonak 
per scaricare il documento: la_crescita

domenica 29 aprile 2012

Occupy: risultati e prospettive


Occupy: risultati e prospettive
Aprile 2012
http://internationalist-perspective.org

La fiammata globale di proteste di massa, che si accumulata nel movimento Occupy Wall Street, si stata naturalmente accompagnata da una serie di attività e di analisi da parte della sinistra. Mentre è sicuramente impossibile dare una precisa formula che può spiegare il salto di coscienza che è il fondamento essenziale per un movimento spontaneo in quanto tale, non c'è dubbio che le proteste della primavera araba, gli Indignados e Occupy segnino un momento storico stupefacente. Infatti, per il carattere spontaneo, per il respiro della sua estensione globale, e per la sua velocità temporale, è il primo di questo tipo.  

sabato 28 aprile 2012

Marx e Keynes capitolo quattordicesimo

Paul Mattick Marx e Keynes e i limiti dell'economia mista.

capitolo quattordicesimo:
l'economia mista
per scaricare il 14 capitolo:
 marxkeynes14

Le corporation non finanziarie ed il ciclo economico USA dal 1971 al 2001


Le corporation non finanziarie ed il ciclo economico USA dal 1971 al 2001
di Trevor Evans
per scaricare il documento: trevor_evans

venerdì 27 aprile 2012

Ora e sempre resistenza?


Ora e sempre resistenza?

“Ma, forse, la rivoluzione sarà possibile solo una volta compiuta la contro-rivoluzione.” (Marx)

I sindacati mancano in genere al proprio scopo in quanto si limitano a una guerra di scaramucce contro gli effetti del regime esistente, anzichè lavorare nello stesso tempo alla sua trasformazione e servirsi della propria forza organizzata come di una leva per l’emancipazione definitiva della classe lavoratrice, vale a dire l’abolizione definitiva del salariato” K Marx  


La piagnona ora sorridente Fornero è stata invitata dai delegati FIOM ad una assemblea operaia alla Alenia di Casale Torinese. La befana si è bevuta il cappuccino e con la sua scorta e ha raggiunto la tana del lupo per imbastire con la classe operaia un dibattito sulle “riforme” adottate da una giunta di tecnici assurta al potere grazie ad un colpo di stato senza militari. 

martedì 24 aprile 2012

lunedì 23 aprile 2012

Proletari di tutti i paesi dall’indignazione alla rivolta


Proletari di tutti i paesi dall’indignazione alla rivolta
da Perspective Internationalist
n.56, 2012

Il periodo attuale è caratterizzato da un accentuazione del confronto tra il funzionamento economico e politico imposto dal MPC (modo di produzione capitalista) e le reazioni di protesta e di opposizione a questo  funzionamento.

È mezzanotte nella Sinistra Comunista


È mezzanotte nella Sinistra Comunista

da Controverses


«Il modo di concepire tutte le cose di Marx non è una dottrina, è un metodo. Esso non dà dogmi preconfezionati ma dei punti di riferimento in vista di una ricerca che va oltre il metodo stesso » (Engels a Sombart, lettera del 11 marzo 1895)

 Le lezioni tratte da Marx ed Engels

Per ben due volte, Marx ed Engels hanno affondato le organizzazioni internazionali che avevano costruito pazientemente ed alle quali avevano tanto contribuito : la Lega dei Comunisti (“…su mia proposta, la Lega si è sciolta e ha deciso che non aveva più ragione di continuare di esistere..." [1]) e la prima Internazionale (“La vecchia internazionale è finita completamente e smette di esistere. Ed è bene così..." [2]).

sabato 21 aprile 2012

Dove si posiziona il capitalismo e la lotta di classe?


traduzione da Controverses
 leftcommunism.org



Dove si posiziona il capitalismo e la lotta di classe?

"Stiamo assistendo al crollo del vecchio mondo che cade a pezzi, giorno dopo giorno. La cosa più sorprendente di tutti è che la maggior parte delle persone non capisce, e crede ancora che si cammini su un terreno solido ... "  Rosa Luxemburg, lettere dal carcere, 12 maggio 1918.


Da quattro decenni le ricorrenti crisi economiche del capitalismo e della globalizzazione costringono la stragrande maggioranza della popolazione a crescenti difficoltà, generando danni ambientali, il cui carattere è sempre più dirompente. Ciò pone enormi sfide, che influiscono in larga misura sul destino delle generazioni future e sulle condizioni di vivibilità del pianeta. L'unico orizzonte che comprende il sistema attuale è quello dei suoi più stretti interessi economici: l'imposizione di una austerità brutale per garantire i suoi benefici e continuare a sfruttare la natura e ignorando i suoi limiti. Questa visione limitata e miope aggrava tutti i vicoli ciechi in cui il capitalismo costringe tutta la terra.

venerdì 20 aprile 2012

mercoledì 18 aprile 2012

WELFARE STATE


WELFARE STATE

di Visconte  Grisi

Il problema non è la caduta, il problema è l’atterraggio.
Dal film “L’odio” di Mathieu Kassovitz – Francia 1995

 Alcuni anni fa sono comparsi su questa rivista alcuni articoli di analisi sul  welfare a cui rimando per gli eventuali approfondimenti della questione. Mi limiterò quindi a riassumerne i punti salienti.
 Dal punto di vista dei lavoratori salariati il welfare si configura essenzialmente come salario indiretto gestito dallo Stato. A questo punto potrebbe già porsi una prima domanda : come mai il movimento operaio, o per lo meno la sua parte maggioritaria, ha accettato questa gestione ? Rispondere a questa domanda comporterebbe una seria e approfondita discussione sulla natura e sulle manifestazioni dell’antagonismo di classe, a meno che non si voglia ammettere, in prima approssimazione, che il cosiddetto movimento operaio abbia imboccato un vicolo cieco i cui effetti nefasti non cessano di manifestarsi fino ai nostri giorni.

un lavoro postmoderno


UN  LAVORO POSTMODERNO.
Intervista a cura di Visconte Grisi

Che cosa c’è di più neutro e apparentemente asettico del lavoro di cassiere in un grande supermercato ?  A tutti capita di passare davanti a una cassa e di non prendere molto in considerazione il lavoro di chi sta dall’altra parte. Pressati dalla fretta o dall’indifferenza abbiamo perso forse il rispetto per il lavoro degli altri, appiattiti sulla richiesta di una maggiore efficienza.
 L’intervista che segue a un lavoratore del settore vuole essere un richiamo a una maggiore attenzione allo svolgersi materiale del lavoro in un’epoca in cui troppo si è parlato, spesso a sproposito, di lavoro immateriale.

lunedì 16 aprile 2012

Marx e Keynes, capitolo tredicesimo

Paul Mattick: Marx e Keynes e i limiti dell'economia mista.
capitolo tredici: La "trasformazione" del capitalismo
per scaricare il tredicesimo: marxkeynes13

venerdì 13 aprile 2012

Marx e Keynes capitolo dodicesimo

Paul Mattick: Marx e Keynes e i limiti dell'economia mista.
capitolo dodici: Keynesismo a rovescio
per scaricare il dodicesimo: marxkeynes12

giovedì 12 aprile 2012

un libro uscito per Connessioni Edizioni

Antologia di scritti del gruppo Prospettiva Internazionalista
per scaricare il libro: connessioniedizioni.blogspot.it

Crisi e periferie, wei-ji

Wei-ji in cinese vuol dire crisi, ed è l'insieme di due termini: pericolo e opportunità
Un piccolo omaggio a chi vede la crisi come una opportunità.
(dal minuto1.15.14 al 1.18.35 il senso del wei-ji)



mercoledì 11 aprile 2012

martedì 10 aprile 2012

Sono le bidonvilles un pianeta a parte?, B.Astarian

Sono le bidonvilles un pianeta a parte?
di Bruno Astarian
hicsalta-communisation.com

traduzione e commenti a cura di Connessioni 
per leggere il documento:


domenica 8 aprile 2012

marx e keynes, capitolo undicesimo

Paul Mattick: Marx e Keynes e i limiti dell'economia mista.
capitolo undici: salvare il capitalismo
per scaricare l'undicesimo cap: marxekeynes11

sabato 7 aprile 2012

La crisi del valore

La crisi del valore
Perspective Internationaliste

per scaricare il documento: valorepi.pdf


Inutile ripetere che siamo presi nel vortice della peggiore crisi che il capitalismo abbia conosciuto fin dagli anni trenta: dirlo è diventato un mantra, anche nei mass media. Ma perché ci ritroviamo in questa merda? La linea di condotta (o d’inazione) raccomandata dipende dalla risposta data a questa domanda. Il modo specifico in cui si definisce la crisi implica di per sé una risposta. I mass media ci hanno inondato con i loro discorsi sull’avidità, la cattiva gestione e la mancanza di regolamentazione. Il modello «anglosassone», «neoliberale» dei mercati liberi e deregolati è completamente screditato, gli eroi economici della destra sono caduti dal loro piedistallo, e il buon vecchio Keynes è tornato di moda. Questo nuovo consenso favorisce una maggiore regolamentazione, un maggiore intervento statale, e la creazione di più debito da parte dello Stato per contrastare la tendenza deflazionistica che attanaglia l’economia. La discussione, che, per sua natura, è condotta dalla sinistra dello spettro politico capitalista, si concentra solo sul grado di tali interventi. Essa contrappone coloro che credono che calibrando la simbiosi tra lo Stato e il capitale privato si giungerà al migliore dei mondi possibili, e coloro che delirando, credono ancora che, statalizzando gradualmente l'economia, si farà  passare la società capitalistica al socialismo. Ma quest’ultimi condividono con i primi una visione secondo la quale la crisi è generata dall’avidità, dalla cattiva gestione e dalla deregolamentazione. Entrambe le visioni criticano il capitalismo, a vari gradi, ma la loro critica è positiva. Entrambe condividono e diffondono la convinzione che il capitalismo può essere migliorato. Circostanza che ne fà i più importanti sostenitori del capitalismo oggi.

mercoledì 4 aprile 2012

Marx e Keynes di P.Mattick, capitolo decimo


Paul Mattick: Marx e Keynes e i limiti dell'economia mista.
capitolo decimo: l'espropriazione del capitale
per scaricare il decimo cap: marxkeynes10

martedì 3 aprile 2012

Connessioni n.1, primavera 2012


Connessioni n.1 primavera 2012
 Sommario
-Interpretazioni della crisi
-Lavoro improduttivo e crisi del capitalismo, Visconte Grisi
-La più grande depressione del XXI secolo, Anwar Shaikh
-La più grande depressione della storia?, Antonio Pagliarone
-Penuria artificiale in un mondo di sovrapproduzione, Perspective Internationaliste
-Recensione, Le forze del lavoro di Berverly J. Silver

per leggere la rivista gratuitamente: connessioniedizioni.blogspot.it/
per riceverla cartacea, 52 pagine (3 euro + spese di spedizione)
connessionic@yahoo.it



lunedì 2 aprile 2012

5 tesi sulla lotta di classe, A. Pannekoek


5 Tesi sulla lotta di classe contro il capitalismo
A.Pannekoek, Maggio 1947

I. Il capitalismo, in un secolo di sviluppo ha incrementato enormemente il proprio potere, non solo attraverso l’espansione su tutta la superficie terrestre, ma anche attraverso lo sviluppo sotto nuove forme.
Con il suo sviluppo, la classe operaia ha aumentato il proprio potere, in numero, in concentrazione delle masse, in organizzazione. La sua lotta contro lo sfruttamento capitalista, per il dominio dei mezzi di produzione, si va sviluppando continuamente e deve trovare nuove forme.
Lo sviluppo del capitalismo ha portato alla concentrazione di potere nelle mani dei grandi monopolisti nei rami principali della produzione. Questi ultimi sono intimamente connessi con il potere statale, e lo dominano; controllano la maggior parte della stampa, dirigono l’opinione pubblica. La democrazia della classe media si è mostrata il miglior travestimento per la dominazione politica del capitale. Allo stesso tempo, c’è una tendenza crescente nella maggior parte dei paesi all’utilizzo del potere organizzato dallo Stato per concentrare nelle proprie mani la direzione delle industrie strategiche, come inizio di un’economia pianificata. In Germania, un’economia diretta dallo Stato ha unito la direzione politica e l’amministrazione capitalista in uno sfruttamento di classe combinato. Nel capitalismo di Stato in Russia, la burocrazia domina collettivamente sui mezzi di produzione, e mantiene sottomesse le masse sfruttate attraverso un governo dittatoriale.