martedì 19 marzo 2013

Decrescita felice e Chiesa povera



Decrescita felice e Chiesa povera
Un perfetto ossimoro
Frutto marcio del binomio Latouche-Francesco I



Il tempo passa, ma l’orizzonte economico è sempre cupo. Peggio. Le tensioni sociali crescono e in molte aree del mondo sono sfociate in guerre, più o meno civili. Non è uno scenario rassicurante. Soprattutto perché dimostra che il modo di produzione capitalista non funziona così bene come ci dicevano pochi anni fa. Inevitabilmente, sorgono proposte alternative, che prospettano un diverso modo di produzione. E ce ne per tutti i gusti. Le varie proposte, pur riflettendo situazioni assai differenti, e spesso contrastanti, cercano di conciliarsi tra loro, proponendo soluzioni compatibili con il sistema complessivo, ovvero con il modo di produzione capitalistico. Pur criticandolo aspramente. O meglio criticandone aspramente le presunte distorsioni, che invece sono consustanziali al sistema.
Sperequazione dilagante

mercoledì 6 marzo 2013

Vita e morte di Holger Meins



Letture di classe
Gerd Conradt, Starbuck. Il corpo come arma.
Vita e morte di Holger Meins,
Zambon, Francoforte, 2012. Fotolibro, pp. 184. € 20.

 


Starbuck è il nome del nostromo del Pequod, la nave del Moby Dick di Melville. Ma era anche il nome di battaglia di Holger Meins, lasciato morire di inedia il 9 novembre 1974, nel carcere di Wittlich, dove era detenuto per «terrorismo» dal giugno 1972. Holger Meins era un artista, si occupava di pittura, fotografia e cinema. Come mai finì, o meglio come mai fu gettato nel «terrorismo»?

Ci dà una risposta il libro in cui Gerd Conradt raccoglie numerose testimonianze di familiari, compagni e amici di Holger che ci offrono una panoramica intellettual-politica e artistica degli anni Sessanta e Settanta in Germania, ravvivata con le immagini proposte da Fabio Biasio, tra cui le copertine di «Ottocentottantatre», giornale di Agitazione e politica socialista.