martedì 31 gennaio 2012

countdown

segnaliamo la riattivazione, con una nuova veste grafica del sito Countdown, esperienza che in questi anni ha portato avanti un importante ricerca e analisi di critica dell'economia politica
http://www.countdowninfo.net/

dal sito:

Un quadro della disintegrazione economico-sociale di quest'ultimo capitalismo
 (e della de-integrazione dei lavoratori)

Brevi riflessioni

Alcune brevi riflessioni sull'articolo "sulla decomposizione del capitalismo"
dalla redazione di Connessioni

Pur ritenendo il materiale pubblicato interessante riteniamo che contenga una analisi errata. Sul saggio di profitto viene fatto agire un meccanismo il cui motore principale è la ricerca di profitto da parte della singola impresa. 


lunedì 30 gennaio 2012

Sulla decomposizione del capitalismo


una risposta a Carlo, Sacchi e Pagliarone
Gianni De Bellis e Mario Fragnito
29 gennaio 2012

Innanzitutto riteniamo giuste le parole di elogio che Antonio Pagliarone (nello scritto: “Il capitalismo come corpo marcescente” del 3 gennaio 2012) rivolge ad Antonio Carlo per la mole interessante di dati contenuti nel suo lavoro (“Capitalismo 2011: Decomposizione in atto” scritto a fine 2011) e per il collegamento tra di essi; condividiamo anche molte delle critiche che egli rivolge a Carlo; però l’addebito che Pagliarone fa a Carlo di aver trascurato del tutto di accennare alla caduta tendenziale del saggio di profitto come causa principale della crisi non è completamente esatto. In realtà Carlo accenna, anche se di sfuggita, in modo velato, agli effetti del meccanismo della caduta tendenziale e alla conseguente sovrapproduzione quando parla dei miglioramenti tecnologici che in una fase di crisi non permetterebbero l’assorbimento della disoccupazione anche se incentivato da forme di sussidio date dallo Stato ai padroni.

Globalizzazione del capitale, globalizzazione delle lotte




Da Insurgent Notes, n.5 2012
http://insurgentnotes.com

Rise like lions after slumber… Ye are many, They are few.
 Shelley, The Mask of Anarchy

È stato un tempo lungo a venire. Governi che collassano in Tunisia, Egitto, Libia e, forse, presto in Yemen e Syria; ripetute sollevazioni contro l'austerità in Grecia, rivolte in Gran Bretagna, 100.000 “incidenti” all'anno in Cina, una mobilitazione mese dopo mese in Cile: infine, l'onda globale di lotta del 2011 ha raggiunto gli USA con Occupy Wall Street (OWS) e le susseguenti occupazioni in forse 1'000 città e cittadine americane. Per gli USA, così come per molti dei paesi nel Medio Oriente, decenni di glaciazione della lotta sciolti in poche settimane, il 2011 potrebbe non avere raggiunto l'estensione globale del 1968, ma negli USA almeno, qualche modo, ha sorpassato il '68 nei mesi di confronto sostenuto in così tanti posti allo stesso momento. Come dicemmo la scorsa primavera riguardo l'importante precursore di Madison dell'Autunno del movimento di Occupy, la vecchia talpa ha ben scavato. Qualsiasi altra cosa possa accadere da ora, un nuovo periodo storico si è aperto e i decenni nei quali le crisi nere post 1970 nacquero nel silenzio o le sporadiche sollevazioni furono sconfitte nell'isolamento sono finiti.

martedì 24 gennaio 2012

Emilia romagna, la fine del piccolo mondo antico...

Emilia Romagna, la fine del piccolo mondo antico... note sulla crisi
alcuni compagni di Connessioni
inverno 2012
per scaricare il documento:crisier

mercoledì 18 gennaio 2012

teoria del crollo e capitalismo organizzato

teoria del crollo e capitalismo organizzato nei dibattiti dell'estremismo storico, di Giacomo Marramao
per scaricare il documento:marramao

martedì 17 gennaio 2012

UN DANNO A UNO È UN DANNO A TUTTI

TUTTI GLI OCCHI PUNTATI SU LONGVIEW: UN DANNO A UNO È UN DANNO A TUTTI

Stiamo scrivendo per informarvi su un scontro di classe molto grave che va sviluppandosi sulla costa nord-occidentale degli Stati Uniti, a Longview (stato di Washington).
In questa piccola città, un'azienda internazionale di cereali, la EGT, posseduta congiuntamente dalle tre aziende (la statunitense Bunge Nord America, la Itochu con base in Giappone e la STX Pan Ocean con base in Corea), ha speso 200 milioni di dollari nella costruzione di un nuovo terminale per il carico e scarico dei cereali a regola d’arte.
Mentre la costruzione era ancora in corso, la EGT ha reso noto che intendeva continuare a impiegare i 225 membri della Local 21 della ILWU a Longview, in armonia con la sindacaliz-zazione dei porti della West Coast Americana, compatta dal 1930 da parte della ILWU (International Longshore Union).

lunedì 16 gennaio 2012

sabato 14 gennaio 2012

Donne, Lavoro e accumulazione di capitale in Asia

Traduzione a cura della redazione di Connessioni

Donne, Lavoro e accumulazione di capitale in Asia
http://monthlyreview.org/2012/01/01/women-labor-and-capital-accumulation-in-asia

Uno dei miti perduranti riguardo il capitalismo che continua ad essere perpetuato nei libri di testo di economia mainstream e in altre strategie pedagogiche è che l'offerta di lavoro sia qualcosa di esogeno al sistema economico. L'offerta di lavoro è tipicamente pensata, specialmente nelle teoria della crescita standard, come determinata dal tasso di crescita della popolazione, che a sua volta è vista come “al di fuori” del sistema economico piuttosto che in interrelazione con esso.

venerdì 13 gennaio 2012

note sull'intervento giovanile

Note sull'intervento giovanile, 1976, Centro Comunista di Ricerca sull'Autonomia Proletaria
per scaricare il documento:interventogiovanile

LE FORME DI APPROPRIAZIONE

LE FORME DI APPROPRIAZIONE

Fondamento del materialismo storico è l’idea che lo sviluppo delle forze produttive, quindi del lavoro sociale in quanto divisione del lavoro, porti necessariamente ad una socializzazione crescente delle strutture sociali, cioè alla piena realizzazione della società come comunità umana.

giovedì 12 gennaio 2012

Il lato cattivo

Segnaliamo la nascita di una nuova rivista: Il lato cattivo, esperienza che riteniamo importante perchè al di la delle differenze si colloca a pieno titolo su un piano di critica dell'economia politica.
Connessioni
per maggiori info: il.lato.cattivo@gmail.com
Il lato cattivo
http://illatocattivo.blogspot.com/

Il comunismo è e rimane l'unico superamento possibile della società capitalista; tuttavia la sua forma e il suo contenuto non sono invarianti, ma storici e discontinui. Un'epoca – quella del movimento operaio – si è conclusa, e non ritornerà. Il patrimonio teorico delle lotte passate non mancherà di palesare la propria obsolescenza. Si tratta dunque, per coloro che si pongono il problema della rivoluzione, di trarne fino in fondo tutte le conseguenze. Si tratta di comprendere il rapporto che oggi intercorre tra le lotte quotidiane del proletariato, la rivoluzione e il comunismo. Si tratta, nondimeno, di riconoscere finalmente tale comprensione come un'articolazione del tutto interna a questo stesso rapporto: senza lotta, nessuna teoria; senza teoria, nessuna rivoluzione.

Noi, come molti altri, abbiamo iniziato. Abbiamo qualche idea, forse non proprio peregrina. Designiamo il processo rivoluzionario a venire come la necessaria adozione, da parte del proletariato, di misure immediatamente comuniste – senza transizione, senza socialismo. La necessità di queste misure – la necessità del comunismo come mezzo stesso della rivoluzione – si dà come già prefigurata in un certo numero di lotte proletarie contemporanee. Di questo, e di molto altro, si vuole rendere conto in questo blog, che è organizzato in tre sezioni principali: 

lunedì 9 gennaio 2012

I DERIVATI SUI TITOLI DI STATO COME ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA


I derivati sui titoli di stato come arma di distruzione di massa 
di Antonio Pagliarone
per scaricare l'articolo:iderivati

Wobbly e Zusammenbruchstheorie pdf

Wobbly e Zusammenbruchstheorie
Sul rapporto tra la tradizione wobbly e la sinistra comunista tedesco-olandese
Connessioni inverno 2012
per scaricare il documento: wobblyzusammenbruchstheorie

Wobbly e Zusammenbruchstheorie

Wobbly e Zusammenbruchstheorie
Sul rapporto tra la tradizione wobbly e la sinistra comunista tedesco-olandese

alcuni compagni/e di Connessioni per la lotta di classe
Inverno 2012, Bologna

Salutiamo l’uscita del libro di Graziano Giusti, La rivoluzione dal basso, Dagli Iww ai Comunisti dei Consigli (1905-1923), per le edizioni Quaderni di Pagine Marxiste, di cui stiamo apprezzando la proficua opera di ricerca storica e analitica indirizzata verso diversi filoni del movimento operaio. E’ una ricerca controcorrente nel panorama della sinistra autoctona, toccando filoni storici del movimento operaio non-convenzionali: gli IWW statunitensi e la sinistra comunista tedesco-olandese.

sabato 7 gennaio 2012

La rivoluzione dal basso


Letture di Classe

Graziano Giusti, La rivoluzione dal basso. Dagli Iww ai Comunisti dei Consigli (1905-1923), Quaderni di Pagine Marxiste, Milano, 2011.
Pagine 200. € 15 – comprese le spese di spedizione.
Per richieste: paginemarxiste.it

Questo libro giunge come il cacio sui maccheroni in un momento in cui, anche in Italia, i primi segnali di lotta di classe accendono riflessioni sull’organizzazione proletaria. Ed è quanto mai utile parlare, oggi, degli Industrial Workers of the World (Iww) e della Sinistra comunista tedesca e olandese (detta «consiliarista»), in un Paese come il nostro, dove una pesante eredità «leninista» ha sempre posto in secondo piano, se non denigrato, queste esperienze di lotta che, invece, furono tra le più avanzate. Avvennero nei due Paesi – Usa e Germania –, in cui maggiore è stato, ed è tuttora, lo sviluppo del modo di produzione capitalistico. E in cui la classe operaia si è scontrata con il capitalismo nelle sue forme più alte, con ridottissimi margini di mediazione politico-sociale. Di conseguenza, era del tutto secondario il problema delle alleanze con i ceti medi – la piccola borghesia contadina e artigiana –. Problema che, invece, dovettero affrontare in Russia Lenin e il partito bolscevico, nel quadro di una rivoluzione democratica.
È quindi assai bizzarro che, ancor oggi, alcuni «vetero rivoluzionari» si richiamino a quell’esperienza politica e a quel modello organizzativo, quando, oggi, la situazione è del tutto mutata, e ci sono ben altri problemi, su cui sarebbe più opportuno riflettere.

giovedì 5 gennaio 2012

Occupy Oakland: il blocco del porto e oltre

Occupy Oakland: il blocco del porto e oltre
di Jack Gerson
Questo articolo apparirà sul numero 5 di Insurgent Notes
http://insurgentnotes.com/2012/01/occupy-oakland-the-port-shutdown-and-beyond/
traduzione a cura di PonSinMor
per leggere l'articolo: ilblocco

la Cina può salvare il capitalismo?

La Cina può salvare il capitalismo? da Perspective Internationalist n.55 2011
per scaricare il documento:cinacapitalismo

Marx e Grossmann e il problema della dinamica

Introduzione al testo di H.Grossmann: Marx, l'economia classica e il problema della dinamica
di P.Mattik, 1969
per scaricare il testo:marxdinamica

martedì 3 gennaio 2012

Il Capitalismo come corpo marcescente

Il Capitalismo come corpo marcescente

Antonio Pagliarone

Ho letto l’articolo di Antonio Carlo “Capitalismo 2011: Decomposizione in atto” che intende fotografare le condizioni sociali ed economiche di un capitalismo che ormai sta subendo un inarrestabile declino verso una morte certa. Innanzitutto occorre sottolineare che il lavoro dipinge un quadro meticoloso delle condizioni sociali determinate da una crisi che non ha sbocchi. In effetti il declino generalizzato dei salari e della occupazione accompagnati da tassi di crescita infinitesimali dell’economia presa nel suo complesso vengono peggiorati da politiche di intervento indirizzate a peggiorare ulteriormente lo stato comatoso in cui vivono i lavoratori di tutto il mondo. 

capitalismo 2011 decomposizione in atto

capitalismo 2011 decomposizione in atto, di Antonio Carlo
per scaricare il documento: capitalismo2011

controllo dei mercati e capitalismo mondiale

controllo dei mercati e capitalismo mondiale, P.Mattick 1937
per scaricare documento:controllocapitale

lunedì 2 gennaio 2012

Il sindacalismo, A.Pannekoek

Il sindacalismo, Anton Pannekoek, scritto nel 1936, pubblicato su International Council Correspondance
per scricare il documento: sindacalismo

la generalizzazione della precarietà come de-integrazione di classe?

La generalizzazione della precarietà come meccanismo di de-integrazione di classe?
contributo di alcuni compagni/e di Connessioni, inverno 2012
per scaricare il documento: precarietàecrisi