La redazione di Connessioni per la lotta di classe esprime solidarietà al compagno Fulvio Di Giorgio, militante del Si-Cobas, attivo in questi anni nelle principali lotte dei lavoratori della logistica
Fulvio Di Giorgio, militante del SI
Cobas è stato condannato a 4 mesi di carcere per resistenza a pubblico
ufficiale, per aver partecipato insieme ai lavoratori delle cooperative
in sciopero ad un picchetto durante uno sciopero nel 2009.
I lavoratori delle cooperative alla FIEGE BORRUSO di Brembio (Lo) erano scesi in lotta per difendere il salario, il posto di lavoro e la dignità in un settore di lavoro dove l'illegalità continua a regnare sovrana.
La polizia, chiamata a difendere i diritti dei padroni e la loro “proprietà privata”, commise violenze contro i lavoratori e le lavoratrici documentate da registrazioni effettuate da una nostra compagna e trasmesse anche dalla RAI, sbugiardando le tesi poliziesche.
In quella circostanza la determinazione dei lavoratori immigrati e la solidarietà di altri lavoratori e organismi fu l’arma vincente che permise ai lavoratori di sconfiggere l’arroganza padronale e vincere la battaglia.
Il sistema capitalista, attraverso leggi che legittimano e legalizzano la violenza delle forze del “disordine” e criminalizzano le lotte di chi mette in discussione la “pacifica accumulazione del profitto, ha creato un muro di omertà e complicità che permette ai padroni di sfruttare i lavoratori con la complicità di sindacati collaborazionisti e istituzioni compiacenti che trattano i lavoratori come schiavi.
A Fulvio e a tutti i lavoratori che lottano contro lo sfruttamento capitalista dell’uomo sull’uomo va la nostra totale solidarietà perché la loro lotta è la nostra lotta.
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio.
I lavoratori delle cooperative alla FIEGE BORRUSO di Brembio (Lo) erano scesi in lotta per difendere il salario, il posto di lavoro e la dignità in un settore di lavoro dove l'illegalità continua a regnare sovrana.
La polizia, chiamata a difendere i diritti dei padroni e la loro “proprietà privata”, commise violenze contro i lavoratori e le lavoratrici documentate da registrazioni effettuate da una nostra compagna e trasmesse anche dalla RAI, sbugiardando le tesi poliziesche.
In quella circostanza la determinazione dei lavoratori immigrati e la solidarietà di altri lavoratori e organismi fu l’arma vincente che permise ai lavoratori di sconfiggere l’arroganza padronale e vincere la battaglia.
Il sistema capitalista, attraverso leggi che legittimano e legalizzano la violenza delle forze del “disordine” e criminalizzano le lotte di chi mette in discussione la “pacifica accumulazione del profitto, ha creato un muro di omertà e complicità che permette ai padroni di sfruttare i lavoratori con la complicità di sindacati collaborazionisti e istituzioni compiacenti che trattano i lavoratori come schiavi.
A Fulvio e a tutti i lavoratori che lottano contro lo sfruttamento capitalista dell’uomo sull’uomo va la nostra totale solidarietà perché la loro lotta è la nostra lotta.
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio.
Sesto S. Giovanni, 27 gennaio 2013
cip.mi@tiscali.it http://comitatodifesasalutessg.jimdo.com