Crisi e terremoti
Le scosse di terremoto che hanno investito l’Emilia stanno
ovviamente canalizzando l’attenzione in questi giorni. I fattori più significativi che emergono sono almeno tre:
Il terremoto come elemento di classe, segnalato praticamente
da tutti: dai giornali ufficiali alla pubblicistica di estrema sinistra. Sono
gli operai in particolar modo a morire, schiacciati dentro gli stessi
magazzini, stabilimenti, costretti ad andarvi per la paura di perdere il
lavoro. La preghiera di alcuni operai di religione mussulmana, davanti allo stabilimento
è molto più evocativa di centinaia di ricerche circa la composizione di classe
dentro le piccole-medie imprese della pianura padana.
Dove si lavora in magazzini e stabilimenti spesso fatiscenti
o non anti-sismici, e praticamente a ciclo continuo. Non ci soffermiamo molto
su questo elemento perché pur importantissimo è quello più evidente e
immediato, viviamo in una società di classe e anche le tragedie, la morte
riproduce questa divisione. Il terremoto la rende ancora più lampante.