giovedì 16 febbraio 2012

Esselunga (Milano), materiali di una lotta


Esselunga appalta i lavori della logistica (carico e scarico nei depositi) a cooperative che fanno il bello e il cattivo tempo sulla pelle dei lavoratori. I lavoratori sono quasi tutti extracomunitari.
E i caporali, che sono quasi tutti italiani, impongono salari corti e orari lunghi. Con le buone o con le cattive. Contro queste condizioni di lavoro da schiavi, i lavoratori sono scesi in lotta.
Da più di tre mesi, c’è un presidio permanete al polo logistico di Pioltello. La mano del padrone è caduta in modo pesante contro questa lotte: 25 lavoratori licenziati.
E con la mano del padrone, ci sono le manine degli sbirri e dei crumiri. Sempre pronti a provocare e aggredire. Sabato 11 febbraio, in alcuni centri commerciali Esselunga di Milano, è stato diffuso uda un gruppo di lavoratori  un volantino per denunciare il licenziamento dei 25 lavoratori di Pioltello.
Al centro commerciale di viale Zara, insieme al volantino di denuncia, è stata data in omaggio frutta e verdura gratis. Ma il gesto non è piaciuto ai padroni e ai loro servi. La direzione di Esselunga ha chiamato subito la Polizia Locale. E ha creato la classica tempesta in un bicchier d’acqua.

Ringraziamo il compagno Dino Erba e il Sicobas per la puntuale controinformazione su questa importante e significativa lotta che tocca direttamente il settore della logistica e coinvolge quella sempre citata ma mai effettivamente presa in considerazione massa di lavoratori dentro l’attuale dinamica di generalizzazione della precarietà.
Alleghiamo due volantini prodotti da un gruppo di lavoratori in sostegno ai lavoratori dell’Esselunga che condividiamo.
per scaricare i materiali: 

1 commento:

  1. non succede solo allaesselunga vi invio questo articolo su quello che sta avvenendo alla Coop Adriatica.
    dal Corriere romagna del 5 ottobre 2011
    Cesena - Lavoratori licenziati azione legale per 22
    11 / 10 / 2011
    Rifiutata buonuscita di 4.500 euro a testa

    Dal giudice per rientrare nel magazzino Coop

    CESENA. E’ definitivamente naufragata la possibilità di spegnere la miccia che sta bruciando al magazzino Coop a Pievesestina, dopo il licenziamento di 26 lavoratori che ha fatto seguito al cambio di gestione. Ben 22 degli ex dipendenti messi alla porta, nei giorni scorsi, hanno deciso di avviare un’azione legale, dando mandato all’avvocato Luca Castagnoli.

    Si sposta così su un secondo tavolo il braccio di ferro che era iniziato con la vertenza aperta fin dal primo momento dai sindacati. Il tentativo di conciliazione fatto davanti alla Direzione provinciale del lavoro è fallito. Gli addetti rimasti disoccupati dopo avere lavorato per parecchi anni per le varie aziende che si sono succedute nella conduzione del centro logistico Coop in via Rondani (ben 11 in un decennio) non si danno pace.

    Dopo avere rifirmato un contratto a tempo indeterminato al momento dell’ultimo avvicendamento, grazie ad un accordo sindacale, si sentivano tutelati. Invece sono stati coinvolti in un taglio di personale effettuato da Astercoop, in un modo che i lavoratori espulsi e chi li sostiene bollano come arbitrario.

    La società a cui Centrale Adriatica ha affidato ad inizio estate il nuovo appalto per smistare le merci dirette nei propri supermercati ha applicato una particolare disposizione del suo statuto. E’ quella che contempla la possibilità di ritenere inidonei i suoi soci-lavoratori entro un periodo di “prova” di tre mesi, senza dovere motivare la scelta.

    La trattativa portata avanti nelle ultime settimane per disinnescare il contenzioso era approdata ad una proposta da parte di Astercoop, per chiudere la partita: «Ci hanno offerto 4.500 euro a testa - raccontano i lavoratori - ma che ce ne facciamo in un momento in cui trovare un altro lavoro è quasi impossibile? E poi non vogliamo accettare un’ingiustizia. Rivogliamo il nostro posto di lavoro».

    Così 22 di questi lavoratori rimasti disoccupati e senza ammortizzatori sociali hanno incaricato l’avvocato Luca Castagnoli di presentare un ricorso al giudice del lavoro. E’ stato depositato ieri. Contiene anche un’istanza cautelare per arrivare ad una pronuncia d’urgenza in tempi brevi (probabilmente in un paio di settimane). La domanda fatta in via principale, ovviamente, è il reintegro sul posto di lavoro. Ma non si rinuncerà a chiedere risarcimenti.

    Intanto, questa sera, tornerà a riunirsi il gruppo di cittadini coordinato da Graziella Zuffi che è sceso in campo per sostenere le ragioni dei lavoratori di Astercoop e dargli anche un aiuto materiale in questa fase di azzeramento del loro reddito. All’ordine del giorno dell’incontro ci sono la firma dell’atto costitutivo e dello statuto del comitato, indispensabili nei rapporti con la pubblica amministrazione, e la programmazione di nuove azioni future per fare pressione sulle Coop, dopo i volantinaggi delle scorse settimane al “Lungosavio” e al supermercato di Sant’Egidio.

    5 ottobre 2011

    di Gian Paolo Castagnoli

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